I giroscopi HRG, largamente utilizzati come dispositivi per la navigazione di satelliti, aerei e nell'industria petrolifera, sono basati su un principio di funzionamento scoperto oltre un secolo fa da G.H.Bryan. Essi sono costituiti da un piccolo emisfero in quarzo con dimesioni di pochi centimetri, realizzato con l'ion beam etching che permette di modellare la struttura con una precisione dell'ordine dei nanometri e quindi di ottenere un ottimo bilanciamento dello strumento. Questo emisfero, che possiede un fattore di qualità dell'ordine di 107, viene messo in vibrazione e la forza di Coriolis, indotta dalla rotazione, produce un effetto giroscopico che fa ruotare il modo di oscillazione eccitato; grazie ad opportuni sensori capacitivi questa rotazione può essere rivelata.
Gli HRG hanno numerosi vantaggi: sono intrinsecamente insensibili alle accelerazioni lineari, sono leggeri e di piccole dimensioni, hanno un basso consumo di energia, sono perfettamente adatti ad operare nel vuoto e garantiscono un tempo di vita senza guasti di più di 10 anni.
La sensibilità di questi oggetti, se opportunamente ottimizzati, potrà raggiungere i requisiti stimati ( 10-8-10-9 rad/sqrt(Hz) tra 100 mHz e 1 Hz) per la misura del tilt del terreno necessari all'interferometro VIRGO ed essi
potranno quindi permettere di attenuare il movimento del terreno anche in questo grado di libertà, che fino ad ora non è stato controllato.