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Alla sua quinta edizione, il progetto di divulgazione “A scuola di astroparticelle” vede la partecipazione di 14 scuole superiori, per un totale di 320 studenti e studentesse e 16 progetti presentati.
I progetti sono esposti con slide e corredati in alcuni casi da esperimenti didattici, modelli di esperimenti e video, articoli scientifici e di divulgazione.
Le tematiche affrontate spaziano dalle questioni aperte sulle origini, la struttura e l’evoluzione dell’universo, alla radioattività ambientale, all'ottica, alle nanotecnologie, alla fisica nucleare agli aspetti tecnici legati allo sviluppo dei rivelatori di particelle, fino al genere nella scienza.
Per agevolare la partecipazione delle scuole, l’iniziativa è strutturata in percorsi di PCTO che hanno visto Università, Enti di Ricerca e Scuole Superiori del nostro Territorio concorrere in modo sinergico ad un unico bando, finalizzato a disseminare le potenzialità occupazionali della figura professionale del Fisico.
Questo risultato è stato possibile solo grazie ai e alle docenti delle scuole e ai e alle tutor degli enti partecipanti, ma soprattutto alla componente studentesca che con entusiasmo ed interesse è diventata ricercatore e ricercatrice in erba.
"A scuola di astroparticelle" rientra nelle attività di OCRA (Outreach Cosmic Ray Activities) dell'INFN (https://web.infn.it/OCRA/)
In che modo le attività scientifiche nei contesti informali possono contribuire al miglioramento dell’insegnamento e dell’apprendimento delle fisica a scuola e nell’università? Questa è una delle tante domande su cui la ricerca in didattica della fisica riflette da tempo. Le attività svolte in ambienti informali possono dare un contributo sostanziale non solo all'educazione scientifica su larga scala per sviluppare senso critico nei cittadini ma anche consolidare l’insegnamento nei contesti formali se scuola e università sanno cogliere e valorizzare il loro senso. In particolare le scuole non possono agire da sole ma devono essere supportate da enti di ricerca e associazioni che operano nel campo dell’educazione scientifica.