Relatore
Descrizione
I rivelatori di onde gravitazionali di terza generazione, come Einstein Telescope (ET) e Cosmic Explorer (CE), saranno in grado di rilevare onde gravitazionali a frequenze più basse e con una precisione molto maggiore rispetto agli interferometri attuali, come Advanced Virgo e Advanced LIGO. Questo miglioramento permetterà di osservare eventi cosmici più lontani e deboli, come le fusioni di buchi neri primordiali, e di approfondire la nostra comprensione delle fasi più antiche dell'universo.
Per raggiungere questa sensibilità, è necessario minimizzare tutte le fonti di rumore. In particolare, nelle medio-basse frequenze (1-100 Hz), tra i rumori che necessitano una maggiore mitigazione ci sono quelli di natura magnetica. Questi si dividono in due categorie: rumori magnetici ambientali, dovuti all’elettronica dell’interferometro stesso, e rumori magnetici naturali, dovuti principalmente alle risonanze di Schumann.
Nel mio intervento illustro le principali problematiche legate a questi rumori e presento diverse strategie necessarie per raggiungere la sensibilità richiesta.