Speakers
Description
Animatori della discussione: Carlo Cipolloni e Roberta Vigni (ISPRA), Mario Locati (INGV), Alessandra Giorgetti e Angela Saraò (OGS), Marco Biagetti (INAPP)
Il movimento dell’Open Access legato alle pubblicazioni scientifiche ha assunto in Italia una dimensione ragguardevole in termini di gruppi e iniziative anche grazie a un percorso ormai ventennale. Il mondo che ruota attorno agli Open Data ha una storia più limitata, ancora pochi sono gli esempi a cui fare riferimento e ancora molta è la strada da fare affinché si diffonda una sensibilità a una gestione più consapevole dei dati scientifici, che non può essere lasciata sulle spalle dei partecipanti ai singoli progetti di ricerca o del ristretto gruppo di lavoro che quei dati li ha generati. La pubblicazione di dati può rivelarsi un’attività onerosa, che richiede una attenta pianificazione nel breve ma anche nel lungo periodo e deve tenere conto di un quadro normativo in continua evoluzione. Questa tavola rotonda intende presentare alcuni degli aspetti salienti che caratterizzano gli Open Data, offrendo la possibilità di un confronto tra i soggetti che negli EPR sono chiamati a governare questo settore.
All'inizio della tavola rotonda sono previsti tre brevi interventi introduttivi seguiti da un dibattito coordinato dagli animatori.
Introduzione alla condivisione dei dati. L’intervento affronterà il quadro normativo e le specifiche tecniche dei dati territoriali e le relazioni con la normativa sui dati aperti, mettendo in evidenza i diversi percorsi di identificazione e classificazione dei dati anche al fine di pubblicarli con API in forma aperta. Presenterà il quadro di riferimento tecnico operativo a livello nazionale per gestire e pubblicare e validare le varie risorse (dati, metadati, vocabolari, ontologie, servizi) e le iniziative per la gestione degli identificativi univoci.
Relatore: Carlo Cipolloni (ISPRA)
La gestione di dati sensibili. L'intervento evidenzierà alcune differenze nei dati utilizzati per le scienze esatte e per le scienze sociali, partendo dal caso delle basi dati INAPP sia periodiche che occasionali. Si parlerà della differenza tra informazioni libere e non libere per problemi legati alla privacy per la presenza di dettagli su imprese e singoli individui. L’accesso a questi microdati segue delle procedure di accesso specifiche a fronte di apposite richieste e comunque secondo quanto stabilito nella Direttiva 11/2018 del Comstat. Si mostrerà come è possibile comunque condividere i risultati aggregati tramite letteratura grigia fruibile ed aperta, menzionando anche lo scoglio della difficile replicabilità degli studi.
Relatore: Marco Biagetti (INAPP)
Introduzione alla Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND). Negli ultimi tempi sono stati fatti diversi passi in avanti per innovare e migliorare il funzionamento della pubblica amministrazione. Si stanno costruendo quelle infrastrutture digitali necessarie a fare in modo che le tante pubbliche amministrazioni possano essere viste come un unico soggetto che possa fornire servizi sempre più efficienti a cittadini e imprese. Pensiamo ad esempio a Spid, a PagoPA e di recente anche alla Piattaforma Digitale Nazionale Dati. Ma cosa è la PDND? Abbiamo spesso sentito dire che i sistemi digitali delle pubbliche amministrazioni “non parlano tra di loro”. La PDND è stata pensata proprio per consentire di rendere interoperabili tra loro le pubbliche amministrazioni. Con un occhio particolare ai dati, per realizzare il principio del “once only” e fare in modo che cittadini e imprese non debbano fornire più volte dati già in possesso di qualche PA.
Relatore: Vincenzo Patruno (ISTAT)