7 marzo ore 16:30-18:30
Relatore: Guido Tonelli
Titolo:Un viaggio dentro la scoperta dell’Higgs e le sue implicazioni sulla fisica del XXI secolo.
Abstract: l bosone di Higgs è uno stato della materia instabile, che vive solo per una minuscola frazione di secondo, ma gioca un ruolo importantissimo nel modellare il cosmo. Esso può essere visto come la manifestazione di un campo invisibile che riempie ogni angolo del nostro universo assegnando una massa distinta ad ogni particella elementare. Come conseguenza di questo meccanismo, gli ingredienti caotici dell'universo primordiale hanno potuto organizzarsi in atomi, gas, galassie e pianeti dando origine alle forme materiali più comuni, compresi noi.
Con la scoperta del bosone di Higgs la nostra visione della materia e dell'origine dell'universo è cambiata in profondità. Presenteremo i passi principali che hanno portato a questa scoperta storica e discuteremo brevemente le sue possibili implicazioni per una comprensione più profonda della natura.
14 marzo ore 16:30-18:30
Relatore: Viviana Fafone
Titolo:Capire l’Universo con le Onde Gravitazionali
Abstract: L’osservazione delle onde gravitazionali, realizzata per la prima volta il 14 settembre 2015, ha aperto una nuova frontiera nell’esplorazione dell’universo. Le misure effettuate hanno già dimostrato le grandissime potenzialità di scoperta di questo nuovo campo. Parleremo dei segnali misurati, degli strumenti che sono attualmente in funzione e delle prospettive del campo nei prossimi anni.
28 marzo ore 16:30-18:30
Relatore: Maria Chiara Angelini
Titolo: Le ragioni di un Nobel: vetri di spin, repliche e le inaspettate applicazioni nella vita quotidiana
Abstract:
I vetri di spin sono sistemi magnetici con interazioni disordinate che manifestano comportamenti inusuali, molto differenti rispetto ai più conosciuti sistemi ferromagnetici. Il loro studio, altamente non banale, ebbe una svolta nel 1979 quando Giorgio Parisi trovò una soluzione al più semplice modello per i vetri di spin. La soluzione di Parisi si basa sul metodo delle repliche: per poter calcolare analiticamente l'energia libera del modello si introducono n copie identiche del sistema. Lo stesso Parisi ha dato poi a tali repliche, inizialmente introdotte solo come un trucco matematico per rendere i conti fattibili, un profondo significato fisico: prendiamo due repliche ovvero due configurazioni microscopiche indipendenti del nostro sistema; in alta temperatura esiste un solo stato di equilibrio del sistema e due repliche sono quindi indistinguibili, a bassa temperatura esistono infiniti stati di equilibrio in cui si possono trovare e le due repliche diventano così distinguibili. Questo meccanismo di "rottura di simmetria delle repliche", che a prima vista potrebbe sembrare astratto e di limitata utilità, si è dimostrato negli anni recenti applicabile ai sistemi più disparati: è collegato ad esempio alla capacità o incapacità di apprendere per una rete neurale, oppure alla possibilità o meno di trasmettere un segnale senza errori attraverso un canale di comunicazione con rumore, al folding delle proteine così come alla stabilità o meno dei mercati finanziari.