19–21 Apr 2017
Trieste - Italia
Europe/Rome timezone
Proceedings: Il Nuovo Cimento C, Vol. 41, N. 1-2, 2018 : https://www.sif.it/riviste/sif/ncc/econtents/2018/041/01-02

L’upgrade dell’Inner Tracking System dell’esperimento ALICE

21 Apr 2017, 17:00
1h
Aula Magna - Edificio H3 (Trieste - Italia)

Aula Magna - Edificio H3

Trieste - Italia

Università degli Studi di Trieste Via Valerio nº 12/2 I-34127 Trieste (TS)
Poster contribution Sessione Nuove Tecnologie Archivio Poster

Speaker

Ivan Ravasenga (TO)

Description

ALICE (A Large Ion Collider Experiment) è uno degli esperimenti al Large Hadron Collider (LHC) del CERN a Ginevra, ed ha lo scopo di caratterizzare il Quark Gluon Plasma (QGP), uno stato della materia in cui quark e gluoni risultano deconfinati, per mezzo di collisioni tra nuclei Piombo fino ad una energia di 5.5 TeV per nucleone nel centro di massa. Nel 2021 inizierà il terzo run di LHC dopo una interruzione di due anni che permetterà di migliorare gli esperimenti e l’acceleratore stesso dal punto di vista tecnologico. Le collisioni Pb-Pb nel Run 3 raggiungeranno una luminosità di 6×10^27 cm^(-2)s^(-1) e un tasso massimo di interazione di 50 kHz. Al fine di rispondere alle nuove capacità di LHC, un importante upgrade dell’apparato sperimentale di ALICE è previsto nel 2019-2020. L’elemento chiave sarà la costruzione di un nuovo e ultra-leggero Inner Tracking System (ITS) ad alta risoluzione che permetterà di migliorare significativamente la risoluzione sul paramentro di impatto, l’efficienza di tracciamento a bassi (< 1 GeV/c) impulsi trasversi e la velocità di lettura dei dati, rispetto al rivelatore attuale. Per raggiungere perfomance fisiche e tecnologiche di alto livello, il nuovo ITS integrerà sette strati cilindrici e concentrici equipaggiati con rivelatori a pixel monolitici al silicio (MAPS, Monolithic Active Pixel Sensor) che copriranno un’area di 10 m^2. La dimensione di ogni pixel sarà dell’ordine di soli 30x30 µm^2. Per ricevere i dati dai sensori e per alimentare gli stessi, si utilizzerà un circuito piatto (FPC, Flex Printed Circuit) connesso ai sensori con la tecnica del wire-bonding. I rivelatori monolitici, insieme alle strutture di raffreddamento, alimentazione e trasmissione dati, saranno disposti in strutture longitudinati chiamate Stave. Quest’ultimo ha caratteristiche peculiari dal punto di vista tecnologico sia per quanto riguarda il suo funzionamento e sia dal punto di vista meccanico (ben 1.5 m di lunghezza per gli Stave più esterni). Le caratteristiche fondamentali del nuovo tracciatore a silicio di ALICE saranno illustrate e discusse durante la presentazione.

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