A seguito di un corso tenuto nella primavera del 2017, questa nuova proposta di seminario intende approfondire la formazione del personale INFN sulle nuove metodologie nella comunicazione della scienza, dando la possibilità di partecipare a persone che non avevano potuto partecipare lo scorso anno e nello stesso tempo fornendo nuovi stimoli e conoscenze a coloro che eventualmente avessero già partecipato.
Nell’INFN operano scienziati già attivi in questo campo. In parte questi ricercatori hanno acquisito le necessarie competenze nella pratica, e mancano quindi di un substrato teorico solido e condiviso; in parte sono stati formati per partecipare ad attività comunicative che però potremmo dire tradizionali: presentazioni orali, scrittura di articoli divulgativi, collaborazione con l’ufficio stampa, interviste ecc
Il corso in oggetto ha quindi lo scopo di approfondire e sviluppare le metodologie moderne di comunicazione della scienza, ampliando quanto introdotto nel corso della primavera 2017 e proponendo una formazione che aggiorni i partecipanti sul quadro di riferimento teorico e dia conto dei rapporti tra scienza, tecnologia e società anche in comunicativi a contesti formativi internazionali. Oggi infatti viene abbattuta la distinzione stessa tra comunicatori e pubblico attraverso metodologie partecipative e soprattutto la formazione di “facilitatori” che siano in grado di coinvolgere gruppi di bambini, giovani e adulti in attività in cui il “pubblico” abbandona il suo ruolo di ricevente e diventa il co-protagonista. Si tratta di metodologie che vanno dai semplici giochi di discussione alla citizen science. Infine particolare attenzione verrà posta sui nuovi spazi di apprendimento della scienza (visitor center/science centre e musei) e l’utilizzo degli spazi urbani come mezzo di comunicazione della scienza.
Marzia Mazzonetto vive da molti anni a Bruxelles (Belgio). Ha collaborato a numerosi progetti di rilevanza internazionale finanziati dall'Unione Europea, interamente focalizzati su processi di governance della scienza e ha coordinato il progetto VOICES (FP7), una consultazione cittadina in 27 paesi membri, i cui risultati sono stati usati per orientare alcune delle linee di ricerca europee in ambito ambientale. In passato ha lavorato per molti anni come Senior Project Manager presso ECSITE (l’European Network of Science Centres and Museums) e come ricercatrice in comunicazione e ricerca sociale a Trieste (SISSA), Rio de Janeiro (Fondazione Oswaldo Cruz) e Barcellona (Universidad Pompeu Fabra). Attualmente collabora con vari progetti Horizon2020 finanziati dall’Unione Europea e con realtà come la European Citizen Science Association (ECSA) su progetti di RRI, Open Science, Citizen Science e Open Innovation.
Enrico M. Balli dirige il Medialab della SISSA di Trieste ed è specializzato nello sviluppo di progetti educativi che si avvalgono di diversi mezzi di comunicazione. È membro di alcune tra le più importanti associazioni europee che si occupano di public engagemen, è stato eletto Board Director di Eusea, European Science Enagement Association ed è stato recentemente nominato Ambasciatore dell’iniziativa GAPS, Global Access to Postsecondary Education.
