Menzogne? Il concetto di falsità nella comunicazione filosofica e scientifica

Europe/Rome
Aula Amaldi (Sapienza, Università di Roma - Dipartimento di Fisica)

Aula Amaldi

Sapienza, Università di Roma - Dipartimento di Fisica

Description
La comunicazione scientifica, una volta limitata al semplice aspetto della comunicazione di informazioni tecnico-scientifiche, è diventata un elemento determinante in molti aspetti della vita quotidiana del cittadino moderno. Dopo un lungo periodo in cui lo scienziato (il filosofo) discettava di problemi scientifici in ambienti estremamente ristretti e poteva quindi comunicare o tramite linguaggi ermetici o tramite gerghi quasi-iniziatici, si è visto come la scienza sperimentale di Galileo abbia interessato anche il modo di comunicare scienza, e non solo quello di “farla”. Questa esigenza di comunicazione ha portato nel tempo con significative anticipazioni già nel mondo antico greco-romano, alla necessità di compiere sempre più profonde e dettagliate ricerche sul linguaggio, inteso all'inizio come mezzo di comunicazione e più modernamente ora percepito come un ambiente entro il quale il pensiero si sviluppa e viene comunicato. La comunicazione scientifica è diventata quindi un elemento intimamente legato alle caratteristiche delle società moderne. Qualunque aspetto della vita è oggi influenzato e trasformato da una serie di messaggi di natura scientifico-tecnologica intesi sia come semplici “informazioni”, che come “istruzioni per scegliere”, che come “istruzioni per fare”. Il cittadino inoltre, facendo parte di un’estesa comunità, utilizza queste informazioni per catalizzare tutta una serie di comportamenti sociali che si traducono nelle strategie di scelta di macro-aree di popolazione. Il risultato sarà quindi di avere creato, partendo da semplici one-to-one messages, una rete di relazioni complesse che evolvono in maniera non ovvia.
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Lettera alle scuole
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Participants
  • Adelino Cattani
  • Alba Perrotta
  • Bianca Cassandro
  • Carlo Cosmelli
  • Daniela Papitto
  • Emidio Spinelli
  • Enrica Battifoglia
  • Luigi Ronci
  • Marras Cristina
  • Santonocito Giovanni
  • Silvia Miccoli
  • Stefania Pandolfi
  • Thursday, 22 September
    • 1
      15.00 Aula Conversi

      Aula Conversi

      Sapienza, Università di Roma - Dipartimento di Fisica

      Introduzione e saluti
    • Un test sulla comunicazione scientifica Aula Conversi

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      Paper
    • Nefas mentita finxi. Strategia della ragione e strategie delle verità in Seneca Aula Conversi

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      L'errore e l'errare appartengono indubitabilmente all'essere umano. Occorre però distinguere tra la volontarietà e l'involontarietà da cui sono determinati. Nel primo caso si è di fronte all'autentica menzogna, escogitata per rimediare in modo razionale a situazioni ritenute altrimenti irrisolvibili; purtroppo le conseguenze, sul piano morale e reale, sono spesso ulteriormente problematiche se non disastrose. Nel secondo caso si tratta di uno dei più tipici esiti della ricerca scientifica. Per Seneca questa si sforza di «estrarre quanto giace nascosto in profondità»; soprattutto si «immagina» soluzioni e risposte (provvisorie e dunque non perfettamente veritiere) alle domande di senso e di verità. Sta allo scienziato confrontare e discutere le possibili alternative che si affacciano, in base a criteri di assoluta razionalità. L'errare è così ritenuto una sorta di «danno collaterale».Ma se la verità sta comunque sullo sfondo della ragione scientifica (che dunque per Seneca non può servirsi della menzogna), non altrettanto si può dire della ragione del cuore: in questo caso non è la ragione che governa (e dunque che si fa virtus), ma è la ragione che è governata, facendosi strumento dell'irrazionale passione, non della verità (almeno di quella cui ambisce la scienza). Un autentico cortocircuito?

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    • 16:40
      Coffee-break Dipartimento di Fisica

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    • Il sottile confine tra errore e menzogna nella comunicazione scientifica da Plinio a oggi. Aula Conversi

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      La comunicazione scientifica trasmette il più delle volte un'immagine snaturata della scienza. Si cerca di individuare alcune delle cause di questo fenomeno esaminando passi della Naturalis Historia di Plinio e confrontandoli con esempi recenti di divulgazione.

    • “Vere storie” e “storie vere”: da Luciano di Samosata a Wikileaks. Aula Conversi

      Aula Conversi

      Sapienza, Università di Roma - Dipartimento di Fisica

      A partire dalla provocatoria ammissione di Luciano di Samosata, il quale dichiara di raccontare “vere storie” e non “storie vere” e da una riflessione sulle rivelazioni-disvelamenti di Wikileaks, intendo commentare due affermazioni, apparentemente paradossali, di due autori riflessivi e irriducibili.
      - «È più che evidente che le istituzioni culturali d’Europa non sono altro che pubbliche scuole di menzogna e certamente vi sono più errori nell’Accademia delle Scienze che in un intero popolo di Huroni.» (Jean-Jacques Rousseau, Emile, III).
      - «Lo scienziato è un bugiardo utile collettivamente, il bugiardo è uno scienziato utile egoisticamente.» (Giuseppe Prezzolini, L’arte di persuadere, Liguori, Napoli 1991)

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  • Friday, 23 September
    • La "bugia" di Platone: Epicuro e l'"atomismo" del Timeo. Aula Amaldi

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      Nel XIV libro dell'opera Sulla natura Epicuro critica alcune dottrine a lui precedenti, filtrandole attraverso una lente privilegiata, quella dell'incoerenza filosofica. Platone e, in particolare, la sua dottrina dei triangoli del Timeo è oggetto di una serrata critica da parte di Epicuro. Anche in questo caso, il problema è quello dell'incoerenza: un atomismo autentico e coerente, per Epicuro, non può essere geometrico ma solo fisico: gli atomi e non i triangoli spiegano adeguatamente la natura.

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    • Simulare, dissimulare, mentire: controversie tra scienza e potere nella prima età moderna. Aula Amaldi

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      La Repubblica delle Lettere si caratterizza per essere soprattutto un'epoca di accese polemiche, contrariamente a quanto l'idea di "Repubblica", come luogo di confronto pacifico, abbia spesso veicolato. Il mio intervento riguarderà in particolare le strategie retoriche di dissimulazione e simulazione e le menzogne messe in atto in alcune delle controversie che hanno animato la scena culturale e intellettuale dell'Europa nella prima età moderna. L'assunto da cui partirò è che le controversie, e le polemiche in genere, sono il motore del progresso scientifico e culturale e il luogo privilegiato in cui la forza del criticismo e del confronto si mette in atto. Le teorie infatti vengono testate e verificate anche attraverso obiezioni e critiche, che spesso hanno assunto carattere violento e cruento.
      Quale è allora il ruolo "costitutivo" della simulazione e dissimulazione, e ancor più della menzogna, nella costruzione degli argomenti in difesa delle teorie, a salvaguardia di idee e posizioni e talvolta anche a difesa della propria vita

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    • 10:40
      Coffee-break Dipartimento di Fisica

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    • Atalanta Fugiens, codici musicali ermetici del testo di Michael Mayer Aula Amaldi

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      Il testo "Atalanta Fugiens” di Michael Mayer è stato oggetto di numerose interpretazioni storiche, estetiche e a volte esoteriche. Queste letture hanno spesso privilegiato l'esame dei epigrammi, dei discorsi e degli emblemi trascurando l'analisi delle corrispondenti fughe musicali.
      La struttura delle fughe e delle tecniche compositive utilizzate suggerisce la possibilità di un linguaggio ermetico fondato sulla logica del contrappunto, e l'uso della musica come linguaggio matematico ermetico.

    • 13:00
      Intervallo pranzo Area Sapienza

      Area Sapienza

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    • Discussioni e interventi Aula Amaldi

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    • Etica, scienza e verità: una visione naturalistica sul rapporto fra fatti e norme. Aula Amaldi

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      La relazione fra i fatti e le norme non è né scontata né semplice. È certo vero che la mera osservazione del mondo di per sé non ci dice cosa dobbiamo fare e come dobbiamo vivere. D’altra parte, anche se non possiamo identificare in modo semplicistico le nostre convinzioni sul bene e sul giusto morali con la descrizione del mondo, la conoscenza della realtà ha implicazioni varie e profonde per l’elaborazione di quelle convinzioni. Lo studio del rapporto fra fatti e norme e il suo valore per le nostre idee sull’etica è al centro dell’approccio del naturalismo etico. Anzitutto, la conoscenza scientifica della realtà, e in particolare della natura umana, può portarci ad abbandonare alcune idee morali tradizionali fondate su descrizioni del mondo non più sostenibili. Inoltre, la stessa conoscenza scientifica può essere fonte di trasformazioni e nuove idee morali, nella misura in cui sollecita la necessità di avere convinzioni e norme adeguate alla realtà. Dopo avere mostrato i caratteri salienti del naturalismo etico, alla luce di un tale approccio al rapporto fra fatti e norme si esaminerà il modo in cui la «rivoluzione» della teoria evoluzionistica darwiniana può modellare le nostre convinzioni morali. in particolare si esamineranno due temi specifici e particolarmente rilevanti per alcune casi di etica applicata e bioetica. Si mostreranno, in particolare, le conseguenze per la riflessione morale di due aspetti cruciali della spiegazione darwiniana del vivente: l’eliminazione della teleologia e l’adozione di un punto di vista antiantropocentrico.

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    • 16:20
      Coffee-break Dipartimento di Fisica

      Dipartimento di Fisica

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    • Lo scienziato, il giornalista e il pubblico. Chi mente a chi? E perchè? Aula Amaldi

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      Sia lo scienziato che il giornalista possono comportarsi occasionalmente da divulgatori; ma divulgatore, scienziato e giornalista individuano tre figure e tre ruoli ben diversi e distinti. Lo scienziato e il divulgatore, come i loro prodotti (articoli tecnici o divulgativi) hanno origine storica comune in rapporto alla funzione del comunicare, mentre il giornalista scientifico appartiene all’ attività giornalistica in senso stretto. Se e quando mentono, ed è certo che lo fanno, queste tre figure mentono in modo, per motivi, con responsabilità e in proporzioni diverse. Questo rapporto viene illustrato con alcuni casi storici e recenti relativi alla comunicazione scientifica e relativi in particolare all’interazione scienziato-giornalista.

    • La verità tradita. Aula Amaldi

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      Sapienza, Università di Roma - Dipartimento di Fisica

      Nel mio intervento parlerò del rapporto tra ricerca delle verità e mass media. Parlerò della fisiologia di questo rapporto, anche in relazione al rapporto tra scienza e ricerca delle verità. Parlerò poi delle recenti e gravi patologie del rapporto tra ricerca della verità e media. E, infine, cercherò di dimostrare come oggi i media non si possono costituire la migliore agorà dove costruire la "cittadinanza scientifica".

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