Le attività di geofisica di esplorazione in ambito accademico pisano hanno avuto un notevole incremento negli ultimi anni. Sono stati e vengono sviluppati progetti finanziati da società che operano in ambito di ricerca idrocarburi e geotermica che applicano metodologie geofisiche quale principale strumento di prospezione. Fra tali attività rientrano lo studio di dati sismici acquisiti sul fondo mare con sensori a 4 componenti ed il loro trattamento con tecniche quaternioniche, lo sviluppo di metodi di inversione che fanno uso congiuntamente delle caratteristiche dei segnali sismici e di relazioni sperimentali di rock physics, la sperimentazione di metodologie sismiche 4D - Time Lapse per il monitoraggio dei fluidi in giacimenti del Mare del Nord, le tecniche di inversione di Fourier per la regolarizzazione del campionamento spaziale ed infine il progetto in corso sulla Full Waveform Inversion. Si tratta in generale di tematiche di trattamento numerico dei segnali orientate al rilevamento di deboli segnali immersi in rumore sia coerente che casuale, o di inversione di problemi non lineari caratterizzati da forti ambiguità e non univocità, che cerchiamo di limitare ricorrendo ad informazioni derivate da leggi sperimentali o teoriche di fisica delle rocce e facendo uso di algoritmi di ottimizzazione globale.
Nella mia breve esposizione sulle varie attività di ricerca, sviluppate nel recente passato o tuttora in corso, cercherò di metter in luce il loro forte carattere interdisciplinare (Geo-Fisica, appunto..) da cui derivano ampi spazi di collaborazione fra ricercatori con competenze diverse ma affini.