Speaker
Description
La conoscenza, definita come “comprensione, elaborazione e assimilazione di nozioni” (Treccani, enciclopedia on-line) è un bene pubblico e non appropriabile: chi trasmette conoscenza non se ne priva per darla all’altro. Per questo motivo la conoscenza non rappresenta un valore economico di per sé. La trasformazione della conoscenza in bene intangibile, oggetto di commercializzazione si ha quando si creano delle condizioni di scarsità artificiale e l’accesso alla conoscenza viene limitato: qualcuno possiede, e ha il diritto di usare, specifiche conoscenze che sono precluse ad altri. In questo contesto, università ed enti di ricerca giocano un ruolo particolare, dovendo conciliare le esigenze di diffusione e libera circolazione dei prodotti della ricerca con la protezione del valore da essi generato. Attraverso un oculato utilizzo degli strumenti di gestione della proprietà intellettuale è possibile bilanciare queste due istanze, garantendo un accesso più aperto possibile alla conoscenza ma allo stesso tempo assicurando che tale conoscenza possa generare valore, essere da volano per l’innovazione e attrarre investimenti industriali.