Fiat lux, come la luce ha cambiato le nostre vite
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Città della Scienza, Napoli
Che luce sia! Si potrebbe dire che questo sia stato il motto del novecento. Gli studi sulla luce di Newton, le grandi scoperte sulla radiazione elettromagnetica di Planck e Maxwell, trovano finalmente il loro sbocco tecnologico verso la fine del secolo scorso. I laser, le fibre ottiche, la fotografia digitale sono solo alcune delle tecnologie basate sulla luce che hanno stravolto le nostre vite. Ma come funzionano? E come è possibile che la luce, le cui straordinarie caratteristiche erano già note a greci ed egizi, abbia dovuto aspettare tanto per diventare protagonista delle nostre vite?
Il termine luce (lux) si riferisce alla porzione dello spettro elettromagnetico visibile dall’occhio umano. Il Sole è la sorgente luminosa più grande a nostra disposizione, responsabile delle fotosintesi clorofilliana e della vita sul pianeta Terra. Sin dall’antichità era noto che la luce interagisse con la materia dando vita a vari fenomeni, tra cui i più noti sono l’assorbimento, la diffusione, la riflessione, la rifrazione e la diffrazione. Ma bisognerà aspettare l’avvento della meccanica quantistica agli inizi del XX secolo per comprendere che la luce non è solo un’onda elettromagnetica, ma possiede anche proprietà tipiche delle particelle. E così il mondo scopre il fotone, la particella che descrive la luce. Ed entra in un nuovo illuminismo tecnologico.