Un tuffo nel Sapere: Colloqui in rete.
from
Wednesday, 19 April 2023 (11:15)
to
Wednesday, 31 May 2023 (18:45)
Monday, 17 April 2023
Tuesday, 18 April 2023
Wednesday, 19 April 2023
11:15
I nuovi acceleratori per la fisica del futuro
I nuovi acceleratori per la fisica del futuro
11:15 - 12:45
<b>Speaker: Dott. Fabio Bossi </b> <i>INFN, Laboratori Nazionali di Frascati</i> “On live” dal Liceo Scientifico E. Fermi di Cosenza <b> Dai primi esperimenti di diffusione di particelle alfa su bersagli metallici eseguiti da Rutherford, Geiger e Marsden più di cento anni or sono, l'uso di fasci di particelle cariche accelerate di alta energia ha costituito lo strumento fondamentale per il progresso della nostra conoscenza sulla struttura ultima della materia. Lo sforzo per costruire collider di particelle ad energie sempre più elevate è culminato con la realizzazione di LHC al CERN di Ginevra, una macchina di più di 27 km di circonferenza che ha portato alla scoperta nel 2012 del bosone di Higgs. La comunità scientifica sta già pensando a future nuove macchine, ancora più potenti di LHC. E' tuttavia universalmente riconosciuto come la costruzione degli acceleratori di nuova generazione costituisca una impresa estremamente ambiziosa. Oltre a numerose questioni di natura tecnica da risolvere, vanno anche considerati aspetti quali il contenimento dei costi di costruzione, i consumi energetici e la sostenibilità ambientale delle nuove macchine. Per questa ragione l'intera comunità internazionale di fisici e ingegneri degli acceleratori si sta impegnando in un grande programma di ricerca e sviluppo, volto ad affrontare e risolvere le suddette questioni. </b> ******* <i> Fabio Bossi, fisico, è Dirigente di Ricerca dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Si è da sempre occupato di esperimenti in fisica delle particelle elementari, al CERN e presso i Laboratori Nazionali di Frascati. Dal 2008 al 2014 è stato portavoce della collaborazione KLOE e dal 2014 al 2015 responsabile della divisione ricerca dei LNF. Già direttore della Sezione INFN di Lecce attualmente ricopre la carica di direttore dei Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN. </i>
Thursday, 20 April 2023
Friday, 21 April 2023
Saturday, 22 April 2023
Sunday, 23 April 2023
Monday, 24 April 2023
Tuesday, 25 April 2023
Wednesday, 26 April 2023
Thursday, 27 April 2023
Friday, 28 April 2023
Saturday, 29 April 2023
Sunday, 30 April 2023
Monday, 1 May 2023
Tuesday, 2 May 2023
Wednesday, 3 May 2023
Thursday, 4 May 2023
Friday, 5 May 2023
Saturday, 6 May 2023
Sunday, 7 May 2023
Monday, 8 May 2023
Tuesday, 9 May 2023
Wednesday, 10 May 2023
Thursday, 11 May 2023
Friday, 12 May 2023
Saturday, 13 May 2023
Sunday, 14 May 2023
Monday, 15 May 2023
Tuesday, 16 May 2023
Wednesday, 17 May 2023
Thursday, 18 May 2023
Friday, 19 May 2023
11:00
I ragazzi di via Panisperna: storie divergenti al cuore della materia
I ragazzi di via Panisperna: storie divergenti al cuore della materia
11:00 - 12:30
<b>Speaker: Dott.ssa Adele La Rana</b> <i> Universita’ di Macerata, INFN Sezione di Roma</i> “On live” dall’IIS di Tropea. Liceo Scientifico “F.lli Vianeo” <b> Roma, primi anni Trenta del secolo scorso. Uno straordinario gruppo di giovani ricercatori lavora con accanimento per dischiudere i segreti del nucleo atomico e varcare le frontiere sconosciute al cuore della materia. Alla guida c’è Enrico Fermi, appena trentenne e già fisico di fama internazionale; al suo fianco Franco Rasetti, compagno di avventure scientifiche fin dai tempi dell’università. Poi ci sono i loro allievi: Emilio Segrè, Edoardo Amaldi e, più tardi, il ‘cucciolo’ Bruno Pontecorvo. In brevissimo tempo, Fermi e i suoi collaboratori si affermano sulla scena internazionale per le loro ricerche pionieristiche in fisica nucleare. All’estero vengono identificati con l’appellativo “i ragazzi di via Panisperna”, dalla strada romana dove sorge il Regio Istituto Fisico. Questo eccezionale gruppo di ricercatori vive una singolare sinergia umana e scientifica. Eppure, nel giro di pochissimo tempo, il loro piccolo mondo si disgrega sotto i colpi della Storia. C’è chi è forzato a emigrare a causa delle leggi razziali; chi decide di lasciare l’Italia fascista per un futuro migliore nel continente americano; chi suo malgrado resta. C’è chi contribuisce alla realizzazione della prima bomba atomica negli Stati Uniti; chi al contrario decide di abbandonare gli studi sulla fissione nucleare; chi sceglie persino di allontanarsi dalla fisica. La guerra li separa, solo la pace consentirà loro di riprendere i rapporti. Ma i loro percorsi oramai divergono. C’è chi contribuirà alla ricostruzione della scienza in Italia e in Europa, all’insegna di una ripresa del dialogo internazionale; chi in USA vincerà un premio Nobel; chi seguirà la propria fede politica, emigrando segretamente in Unione Sovietica. I percorsi divergenti di questo straordinario gruppo di amici sono significativi di un’epoca storica e di una transizione del ruolo della fisica nella società. Mettono in luce il rapporto tra lo scienziato e la comunità, ma anche tra l’individuo e la Storia collettiva, con le responsabilità che essa pone a ciascuno con scelte a volte difficili. </b> ******* <i> Adele La Rana, fisica, ha un PhD nel campo delle onde gravitazionali (progetto LISA) e un master in comunicazione della scienza. È ricercatrice in storia e didattica della fisica all'Università di Macerata. Ha lavorato presso CERN, Sapienza Università di Roma, Centro Enrico Fermi, Università della California Riverside e Università di Verona. Membro del consiglio direttivo della Società italiana degli storici della fisica e dell’astronomia, sta scrivendo una biografia scientifica di Edoardo Amaldi con il Premio Nobel Barry Barish. Con Giovanni Battimelli e Michelangelo De Maria è curatrice della nuova edizione ampliata del libro “Da via Panisperna all'America: I fisici italiani e la seconda guerra mondiale” (Editori Riuniti, 2022). Con Paolo Rossi ha vinto il premio SIF 2022 per la storia della fisica, per l’ideazione e la realizzazione dei volumi I Fisici Italiani (https://www.sif.it/riviste/sif/gdf/fisici-italiani), primo dizionario biografico degli studiosi del nostro paese che hanno contribuito al progresso e alla diffusione della fisica dal Rinascimento alla Seconda guerra mondiale. </i>
Saturday, 20 May 2023
Sunday, 21 May 2023
Monday, 22 May 2023
Tuesday, 23 May 2023
Wednesday, 24 May 2023
11:00
Cosa rimane ancora da scoprire nella Fisica?
Cosa rimane ancora da scoprire nella Fisica?
11:00 - 12:30
<b>Speaker: Dott.ssa Lucia Votano </b> <i>INFN</i> “On live” dal Liceo Scientifico A. Volta di Reggio Calabria <b> Dai grandi padri della fisica italiana ai nostri giorni, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare continua ad essere protagonista della ricerca mondiale in fisica. Sono stati compiuti enormi progressi nella conoscenza dell'universo e dei costituenti ultimi della materia, eppure molto ancora rimane da scoprire. Per continuare l’appassionante viaggio della scienza nei grandi laboratori come il CERN, in quelli sotterranei come il Gran Sasso, nelle profondità marine e sotto i ghiacci polari, la ricerca ha bisogno di giovani menti che sappiano aprire nuove strade. </b> ******* <i> Lucia Votano, fisica, Dirigente di Ricerca affiliata all’INFN, si occupa di fisica astroparticellare, una disciplina alla frontiera tra fisica subnucleare e studio dell’universo. Ha diretto il Laboratorio INFN del Gran Sasso e al momento partecipa all’esperimento JUNO in preparazione nella Cina meridionale. Autrice di libri divulgativi, l'ultimo, pubblicato di recente, si intitola “Una storia di successo- L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare”, Di Renzo editore 2022. </i>
Thursday, 25 May 2023
Friday, 26 May 2023
Saturday, 27 May 2023
Sunday, 28 May 2023
Monday, 29 May 2023
Tuesday, 30 May 2023
Wednesday, 31 May 2023
09:30
Materia Oscura: la quintessenza dell’universo.
Materia Oscura: la quintessenza dell’universo.
09:30 - 11:00
<b>Speaker: Dott.ssa Paola Gianotti</b> <i>INFN, Laboratori Nazionali di Frascati</i> “On live” dal Liceo Scientifico E. Fermi di Catanzaro <b> Gli studiosi dell’antica Grecia credevano che in natura ci fossero quattro elementi. Un “quinto elemento” era l'etere che, secondo Aristotele, costituiva l'essenza dei corpi celesti. Oggi sappiamo che la materia che compone le stelle è la stessa di cui siamo fatti anche noi, ma l’idea di qualcosa di altro dalla materia “ordinaria” non è tramontata. Questo perché abbiamo scoperto che questa rappresenta solo il 5% di ciò che è presente nel cosmo. L’idea che esista della materia oscura a spiegare i fenomeni gravitazionali che osserviamo nell’universo risale agli anni ’30 del secolo scorso. In quasi un secolo di sperimentazione abbiamo capito molto su cosa la materia oscura non è. A priori tutte le teorie in grado di spiegare i fenomeni che osserviamo potrebbero essere corrette però in generale si considerano più accreditate quelle che, oltre a dare conto della materia oscura, sono in grado di spiegare alcuni fenomeni non chiari nel nostro Modello Standard. Il seminario ripercorrerà dal punto di vista storico l’evoluzione del concetto di materia oscura per arrivare a descrivere le attività sperimentali che attualmente ne stanno indagando la natura.</b> ******* <i> Paola Gianotti, fisica, Dirigente di Ricerca dei Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN. Da sempre interessata allo studio della fisica adronica, ha iniziato la sua carriera scientifica al CERN di Ginevra lavorando a diversi esperimenti in questo ambito scientifico. Dal 1993 lavora presso la Divisione Ricerca dei LNF. Ha esplorato gli ipernuclei a DAFNE con l’esperimento FINUDA e negli ultimi anni si è dedicata agli studi sulla materia oscura con l’esperimento PADME.</i>