Seminari Colloquium

Fotopolimeri in astronomia: aspetti pratici e risultati in cielo

by Alessio Zanutta (Istituto Nazionale di Astrofisica, Osservatorio di Brera)

Europe/Rome
Aula Magna (Dip.to di Fisica Univ. Genova)

Aula Magna

Dip.to di Fisica Univ. Genova

Via Dodecaneso 33
Description
Il progressivo aumento delle dimensioni dei telescopi e della complessità delle strumentazioni spettroscopiche astronomiche, hanno evidenziato come le attuali tecnologie stanno raggiungendo un limite. Di conseguenza si sono rivelate indispensabili nuove soluzioni e l’impiego di nuovi materiali per fabbricare i componenti di questi strumenti e per rispettare i requirement scientifici futuri. In questo contesto si stanno studiando nuove famiglie di materiali che possano costituire uno degli elementi ottici più importanti in uno spettrografo: i reticoli di diffrazione. Nonostante esistano diverse tipologie di questi elementi, i più promettenti sono i VPHG (Volume Phase Holographic Gratings) nei quali, grazie all’impiego dell’olografia, viene registrata una variazione sinusoidale di indice di rifrazione che è in grado di disperdere la luce nelle sue componenti monocromatiche. Nonostante esistano molti materiali per olografia, l’aspetto di industrializzazione e di affidabilità rimane cruciale per affermare una tipologia rispetto ad un’altra. Gli odierni materiali (DCG, ecc.) non sono in grado di essere prodotti con semplicità e per questo motivo si sta puntando su una nuova tipologia di materiali: i fotopolimeri. Questi polimeri fotosensibili sono in grado di semplificare il processo realizzativo dei reticoli e di assicurare performance su misura a seconda dello specifico impiego astronomico. Grazie a questi materiali quindi si possono realizzare elementi ottici ad hoc per strumenti astronomici o per telecomunicazioni, fino a lenti impiegate nella realtà aumentata. Verranno presentati i risultati di ottimizzazione del materiale fino al design del sistema disperdente e ai risultati in cielo ottenuti su due telescopi: Il Copernico ad Asiago (IT) e il Nordic Optical Telescope alle isole Canarie (ES). I miglioramenti in termini di efficienza hanno permesso di aumentare le prestazioni degli strumenti e rendere possibili osservazioni in un minor tempo di esposizione.
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